Un anno fa la tragedia del Natisone e quell’abbraccio impossibile da dimenticare

Un anno fa, esattamente tra le 13.29 e le 14.10 del 31 maggio 2024, il fiume Natisone si prese la vita di tre giovani: Patrizia Cormos, 20 anni, Bianca Doros, 23, e Cristian Molnar, 25. Un abbraccio disperato sotto il ponte Romano di Premariacco, l’acqua che sale, la paura, le chiamate di aiuto. Poi il silenzio. Oggi le famiglie e l’intera comunità friulana ricordano quella tragica giornata.

Alle 13.29 di quel venerdì pomeriggio, Patrizia compone il 112: “Siamo bloccati su un’isoletta. Si sta allagando tutto”. È il primo segnale d’allarme. Segue un’attesa straziante, quaranta minuti in cui i tre ragazzi cercano rifugio su una lingua di terra sempre più sommersa. I vigili del fuoco li esortano via telefono ad abbracciarsi per resistere alla corrente, ma l’acqua, gonfiata da piogge intense, è implacabile. Alle 14.10, pochi istanti prima che gli elicotteri dei soccorsi arrivino, la piena li travolge.

Il ricordo a Premariacco un anno dopo.

Fiori, messaggi, fotografie dei tre ragazzi adornano ancora le rive del fiume, testimonianza viva di un dolore che è diventato collettivo. Una messa in loro ricordo sarà celebrata oggi, sabato 31 maggio, alle ore 19, nella chiesa di Ipplis, da Don Nicola.

“A un anno esatto dalla tragedia che ha colpito profondamente la nostra comunità, ci ritroveremo per un momento di preghiera e raccoglimento in ricordo di Patrizia, Bianca e Cristian, i tre giovani che persero la vita nel fiume Natisone – ha commentato il sindaco Michele de Sabata – .La Santa Messa sarà celebrata dal nostro Don Nicola nella chiesa di Ipplis e aperta a tutti coloro che vorranno partecipare con una preghiera. Premariacco è un Comunità provata, che non dimentica. Vi invitiamo a unirvi a noi“.

Le indagini.

La Procura di Udine, dopo mesi di indagini, ha chiuso l’inchiesta individuando gravi responsabilità nelle fasi di gestione dell’emergenza. Secondo l’accusa, ritardi decisivi e gravi omissioni hanno contribuito in modo determinante alla morte di Patrizia, Bianca e Cristian.

Sono quattro le persone indagate per omicidio colposo. A loro carico si ipotizzano “condotte colpose concorrenti per imperizia, negligenza, imprudenza”. Tra le accuse principali: il mancato allertamento immediato dell’elicottero più vicino, il non aver visualizzato correttamente le coordinate GPS e la sottovalutazione della gravità della situazione. Per tutti e quattro è stato chiesto il rinvio a giudizio: l’udienza preliminare è fissata per il 19 settembre.