Falsi prosciutti di San Daniele, sul caso arriva la prescrizione

Il caso dei falsi prosciutti San Daniele.

Sul caso dei falsi prosciutti San Daniele arriva la prescrizione. Erano in tutto 6 gli imputati, di cui uno nel frattempo deceduto ai quali veniva contestato i reati di frode in commercio, ricettazione e e contraffazione.

Secondo l’accusa gli imputati avrebbero sostituito il prosciutto San Daniele ricevuto dai produttori locali con prodotti di minore qualità, di provenienza italiana ed estera, marchiati poi con timbri falsi e trattenendo i prosciutti originali.

Condannati in primo grado dal Tribunale di Udine nel 2018, l’anno successivo le sentenze furono confermate anche dal Tribunale di Trieste. A Luglio del 2022 la Cassazione ha ribaltato tutto azzerando le sentenze a causa di un vizio procedurale e rimandando il fascicolo al gup. Riesaminati gli atti ora per gli imputati è arrivata la sentenza di “non luogo a procedere”.

L’unica società a non beneficiare della prescrizione è la società Marini Salumi srl, che dovrà affrontare il processo il prossimo 17 gennaio.