Jo cjanti par furlan, arriva la canzone friulana che sogna Sanremo

È ufficiale: Angelo Seretti, il crooner friulano dalla carriera internazionale, e Lady Sofi, giovane promessa di appena 9 anni, hanno annunciato l’uscita di un brano inedito in lingua friulana che verrà per il Festival di Sanremo 2026. Il titolo della canzone, “Jo cjanti par furlan” (“Io canto in friulano”), non lascia dubbi: si tratta di un progetto artistico e culturale ambizioso, che punta a promuovere l’identità linguistica e musicale del Friuli.

Il brano, attualmente in fase di produzione, è frutto della penna di Angelo Seretti per il testo, mentre la composizione musicale è firmata dallo stesso Seretti insieme a David Marchetti, noto produttore e autore che ha già firmato in passato il brano vincitore del Festival di Sanremo “Doppiamente fragili”, cantato da Anna Tatangelo. A curare la produzione c’è Massimo Passon del Master Studio di Udine, figura di riferimento della scena musicale regionale.

Un duetto che unisce due generazioni

La collaborazione tra Angelo Seretti e Lady Sofi rappresenta un inedito ponte tra generazioni: da un lato l’esperienza e la raffinatezza interpretativa di Seretti, artista poliedrico che canta in sei lingue e vanta collaborazioni con nomi come Bobby Solo, Mariella Nava e Gianni Nazzaro; dall’altro, la spontaneità e la voce fresca di Lady Sofi, talento originario di Paularo, in Carnia, che si sta affermando come una delle più promettenti nuove voci del panorama musicale italiano.

Lady Sofi ha già collezionato numerosi successi: è stata vincitrice della categoria Baby del talent “I Wanna Sing I Wanna Dance”, con finale trasmessa su Canale Italia, e ha partecipato a concorsi come Sacile’s Got Talent. Il suo primo singolo, “Grazie a te”, ha segnato l’inizio di una carriera che ora punta al salto di qualità con la candidatura sanremese.

Un inno moderno alla “Marilenghe”

“Jo cjanti par furlan” si presenta come un brano pop-dance, energico e moderno, che mira a far conoscere e amare la lingua friulana anche alle nuove generazioni. L’uso della lingua locale, mai così protagonista sul piano nazionale, rappresenta un gesto di grande valore culturale, capace di coniugare tradizione e contemporaneità.

Già in passato Seretti aveva portato la lingua friulana alla ribalta internazionale con brani come “Ma ce biele ca è la vite”, scritto dalla giornalista e autrice Pierina Gallina, trasmesso da emittenti radiofoniche in Australia, Giappone, Stati Uniti e America Latina, entrando nella Top 10 dell’Euro Indie Music Chart. Un risultato storico che oggi trova continuità in questa nuova proposta.