Maltempo, il conto si fa sempre più salato: 22 milioni di danni per 300 aziende del Friuli

La stima dei danni del maltempo per le aziende del Friuli.

Ad una settimana dal maltempo che ha flagellato il Friuli, prosegue la conta dei danni e il bilancio si fa sempre più drammatico: ai 12 milioni per la imprese artigiane e agli 80 milioni per il solo paese di Mortegliano, ora si aggiunge un’ulteriore voce di 22 milioni di euro, ossia i danni calcolati per le aziende.

E’ la prima stima presentata da Confindustria Udine alla Regione sulle conseguenze patite dal tessuto produttivo a causa del nubifragio ed è relativa alla sola provincia di competenza, dove sarebbero coinvolte circa 300 realtà.

I locali aziendali (magazzini, capannoni e siti produttivi in genere) come anche i mezzi utilizzati dalle imprese per la produzione e le riserve di magazzino o le merci sono stati danneggiati dalla furia della grandine e del vento, prima, e dalle torrenziali piogge, poi.

Tali eventi atmosferici hanno messo in ginocchio la produttività delle imprese non solamente durante le giornate del 24 e del 25 luglio, ma anche nei giorni seguenti, in quanto le imprese, prima di poter riprendere la loro attività, hanno dovuto mettere in sicurezza i propri capannoni, riparando le macchine.

I danni subiti dalle imprese sono dunque costituiti sia da quelli direttamente conseguenza del fenomeno meteorologico, sia da quelli indiretti, ovvero la mancata produttività per diversi giorni, se non addirittura mesi, per riparare capannoni, macchinari e rimpiazzare la materia prima divenuta inutilizzabile.

A presentare un primo quadro economico della situazione – desunto dalle segnalazioni raccolte direttamente dalle imprese associate insediate nei Comuni colpiti dall’eccezionale ondata di maltempo e destinato molto probabilmente ad essere rivisto al rialzo – la vicepresidente di Confindustria Udine, Anna Mareschi Danieli, che ha partecipato all’incontro con le categorie economiche promosso oggi in Regione dagli assessori Sergio Emidio Bini e Riccardo Riccardi per fare il punto sulle conseguenze della tempesta della scorsa settimana.

“Confindustria Udine – afferma Mareschi Danieli – si è attivata nell’immediatezza dei fatti chiedendo alle imprese di segnalare i beni danneggiati con relativa stima economica, al fine di promuovere la tempestiva attivazione di strumenti di ristoro presso le autorità competenti. Ringraziamo, dunque, la Regione per aver convocato velocemente questo tavolo di confronto e per aver già stanziato una cifra consistente con la manovra di assestamento di bilancio appena approvata. Risorse importanti, che purtroppo non saranno sufficienti“.

Le proposte di Confindustria Udine per i danni da maltempo alle aziende.

Per l’associazione di categoria è fondamentale garantire risorse adeguate e straordinarie, nonché assicurare tempi rapidi e procedure burocratiche snelle nell’erogazione dei fondi. Per questo, Confindustria Udine ha avanzato alcune proposte tra cui la possibile richiesta di Stato emergenziale e strumenti finanziari per anticipo liquidità.

Tra questi ultimi, in particolare, gli industriali propongono la sospensione dei pagamenti delle rate dei finanziamenti Frie per 18 mesi, finanziamenti agevolati per sostenere le esigenze di credito a breve e medio termine, garanzie alle PMI da parte dei Confidi regionali, fideiussioni per anticipi, ristori nella forma di contributi a fondo perso sulla base dell’entità del danno, attivazione della cassa integrazione guadagni straordinaria e l’azzeramento dell’Irap 2023 per le aziende ubicate nei Comuni ricompresi nel decreto del MEF di prossima pubblicazione.